Emanuele Briganti, Ceo GuidoMaggi sostiene con convinzione il primato green di una materia prima nobile e duratura. “La pelle italiana è l’unica scelta ecologica possibile”, afferma.
Demonizzare la pelle è ormai diventato quasi una moda, senza sapere che la realtà invece è ben diversa. La vera sostenibilità per il futuro del nostro pianeta passa anche e soprattutto dai maestri conciatori. Sono queste professionalità che lavorano con maestria e trasformano in oggetti di lusso quelli che altrimenti sarebbero scarti difficili da smaltire.
Sfatiamo la prima mistificazione: le varianti che si definiscono green o eco non sono meglio della vera pelle, non sono certamente più sostenibili. A dirlo è la scienza. Infatti, le alternative che si definiscono “ecologiche” spesso contengono derivati plastici. Lo rivela uno studio condotto dall’istituto tedesco indipendente di ricerca FILK (Forschungsinstitut für Leder und Kunststoffbahnen).
Si evidenzia che questi materiali fanno leva sul marketing ecologico, oggi tanto diffuso. In definitiva, imitano la pelle ne
ll’aspetto e nel tatto, ma utilizzano il termine eco in modo fuorviante ingannando il consumatore. Le cosiddette “ecopelle o pelle di cactus” non hanno nulla a che fare con la pelle ma ne rivendicano le caratteristiche. In particolare, non si possono paragonare alla vera pelle in termini di durevolezza e resistenza. L’indagine tedesca ha analizzato il campione di materiali cosiddetti green, suddividendolo in tre gruppi. Il primo ha una base prevalentemente naturale che non richiede l’aggiunta di componenti plastici, ma il secondo e il terzo gruppo contengono componenti plastici o derivati plastici come per esempio PVC o PUR.
“La pelle italiana è l’unica scelta ecologica possibile”, afferma Emanuele Briganti, giovane ceo GuidoMaggi che da oltre quattro generazioni utilizza per realizzare le famose scarpe con rialzo da uomo solo pelli italiane, toscane, conciate al naturale. Una scelta di stile, ma anche ecologica. La vera rivoluzione sostenibile è quella di puntare su una materia prima nobile: il vero lusso è fatto di scarpe con rialzo artigianali che durano nel tempo, non capi e accessori fatti di plastica che si deteriorano in poco tempo e sono difficili da smaltire. Le alternative eco, oltre a non avere niente a che fare con la vera pelle, millantano uno spirito green che non possiedono.
“GuidoMaggi è attento da sempre all’alta qualità nell’ambito di un’economia che deve essere circolare – spiega Briganti – Per questo motivo, alla luce del fatto che in futuro il consumo di carni aumenterà a causa dell’aumento della popolazione mondiale, trasformare uno scarto in oggetto di lusso è un motivo di orgoglio”. Migliorare la propria eccellenza sostenibile sarà la mission di GuidoMaggi. “Il nostro lavoro, fatto di talento e manualità, di standard elevati e qualità, ha un ruolo cruciale per il pianeta: trasformare la pelle e valorizzarla dando forma a scarpe con rialzo di lusso sarà la sfida del futuro”. Le aziende conciarie danno grandi garanzie perché impiegano sostanze biologiche e rinnovabili. Colpevolizzare la pelle è un errore, la pelle è biodegradabile, i materiali sintetici no. “La pelle italiana che impieghiamo per realizzare le calzature rialzanti, amate da persone comuni, uomini di potere e star di Hollywood, è un’eccellenza da promuovere, è la migliore materia prima che può scegliere chi ama l’alta qualità e l’ambiente, chi vuole indossare dei veri accessori sostenibili deve scegliere quelli realizzati con pelle italiana come le scarpe da uomo con rialzo firmate GuidoMaggi”, conclude il ceo.