Circa 17,3 miliardi di euro contro i 15,1 della controparte femminile. Fatturato in aumento, pochi gli artigiani che come GuidoMaggi legano tradizione e innovazione
Agli uomini contemporanei piace vestire bene. Non è un mistero e, spesso hanno un guardaroba molto più vasto e ricco della loro controparte femminile. Narcisi e attenti alla qualità, scelgono solo il meglio e lo fanno sempre più di frequente on line. Una modalità semplice, veloce e, grazie alla tecnologia, sicura. Un click e si può optare per la scelta migliore, su misura, rispondente alle nuove tendenze della moda.
Ma quanto spendono? Più delle donne, come emerge dalle ultime rivelazioni della Camera della moda. In fatto di abbigliamento, le cifre, in milioni di dollari, indicano per l’Italia una netta supremazia del mercato dell’abbigliamento maschile. Sono, infatti, 17 miliardi e 380 milioni di euro i ricavi dalle vendite di abbigliamento maschile in Italia nel 2018, mentre l’abbigliamento femminile si attesta sui 15 miliardi e 100 milioni. Significa che il mercato maschile vale il 15,1% in più di quello femminile. La tendenza dell’Italia viene condivisa solo dagli Stati Uniti e dalla Cina.
Mentre sale il fatturato, si registra però anche una flessione delle imprese artigiane del settore dell’abbigliamento. Nel 2008 in Italia erano registrate 37.449 imprese artigiane, nel 2016, sono diventate 28.317 con un calo del 24,4%. Un dato contraddittorio visto l’aumento delle vendite del comparto. Pochi i brand su cui puntare per acquistare prodotti di qualità, realizzati su misura con materiali di prima scelta. Tra questi, primeggia GuidoMaggi, da anni leader nelle calzature di qualità, fatte a mano in Italia da esperti maestri artigiani. Sul sito del marchio leccese è possibile dare sfogo alla passione maschile per lo shopping di qualità, quello capace di coniugare al meglio glamour e stile. Dai classici alle scarpe sportive, dalle sneakers ai mocassini, dagli stivali ai sandali, https://www.guidomaggi.it/ è il luogo ideale per l’uomo fashion contemporaneo.
