Storico incontro a Milano tra il CEO di GuidoMaggi Emanuele Briganti e il “Re” delle passerelle, lo stilista più amato ed apprezzato nel mondo, Giorgio Armani. Tanti gli argomenti trattati: l’amore per le scarpe rialzanti di Armani e il futuro del vero Made in Italy…
“E’ stato un onore per me conoscere e chiacchierare con Giorgio Armani. Onore trasformatosi in gioia dopo aver appreso che da sempre anche lui indossa solo scarpe rialzanti”. E’ quanto ha affermato Emanuele Briganti – CEO di GuidoMaggi – a margine dell’incontro avuto a Milano con il “Re” delle passerelle, lo stilista italiano più conosciuto ed apprezzato nel mondo, Giorgio Armani.
“L’incontro – ha proseguito il giovane manager salentino – si è tenuto proprio in via Borgonuovo – sede dello storico headquarter della maison”. Tanti gli argomenti su cui hanno disquisito i due manager: dall’utilizzo delle calzature rialzate da parte di Giorgio Armani, la cui statura è di 172 cm, sino al futuro delle aziende del made in Italy.
“Un incontro estremamente interessante e piacevole. L’amico Giorgio – ha proseguito Briganti – ha fatto i complimenti all’azienda che ho il piacere di dirigere – perché è una delle poche realtà in Italia in grado di confezionare scarpe con rialzo, giacche in pelle esotica ed accessori totalmente “bespoke”, fatti a mano e su misura.
Le aziende italiane ormai sono infatti ben lontane dagli standard qualitativi di una volta: la standardizzazione dei prodotti ha ormai offuscato il vero made in Italy. Ed è proprio su questo punto che Giorgio Armani ed Emanuele Briganti si sono maggiormente soffermati. Se da un lato il primo rimpiangeva i tempi di una volta quando veramente era tutto frutto delle mani e della creatività artigianale fiore all’occhiello del nostro Paese in tutto il mondo, dall’altro Briganti raccontava la storia e l’evoluzione della sua azienda centenaria in cui l’intero processo produttivo è rimasto uguale ad una volta”.
Emanuele Briganti infatti si impegna personalmente nella scelta dei pellami e dei materiali da utilizzare per confezionare scarpe ed accessori GuidoMaggi. “Un impresa divenuta ormai molto ardua – ha commentato il CEO proprio in merito a questo punto – in quanto è difficile trovare fornitori che abbiano i pellami conciati al vegetale, metal free, così come li vogliamo sia noi che i nostri clienti. Il mercato dell’approvvigionamento delle materie prime è cambiato ed è per questo che mi impegno tantissimo nel ricercare e trovare quei fornitori in grado di soddisfare le esigenze di cui i miei clienti e di conseguenza GuidoMaggi ha bisogno. Questo l’aspetto che più di ogni altro ha interessato e colpito Armani, dal canto suo ultimamente impegnato nell’utilizzo di pellami rigenerati e nel risparmio di acqua nei processi produttivi”.
“E’ stato un onore ed un privilegio per me – ha chiosato Briganti – ricevere l’encomio da parte di un mito vivente come Giorgio Armani. Ho sempre amato la sua creatività, il suo stile sobrio e mai sopra le righe, la vena rivoluzionaria con cui fece conoscere al mondo la giacca destrutturata facendola indossare a Richard Gere in American Gigolo. I suo complimenti hanno riempito di gioia ed orgoglio me ed i miei collaboratori e mi spingono a proseguire sulla strada dell’alto artigianato – delle “cose belle e ben fatte” cominciata 100 anni fa con mio bisnonno Guido Maggi”.